


Cosa sono le pitture in classe A+

Vernici a basse emissioni nocive
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 2000 ha riconosciuto nel documento The Right to Healthy Indoor Air l’importanza dell’aria salubre negli ambienti chiusi come diritto umano fondamentale. Negli anni successivi l’Italia si è impegnata a garantire l’applicazione del Regional Priority Goal3-Rpg-3, che prevede l’adozione delle pitture in classe A o A+, affinché entro il 2020 tutti possano vivere in un ambiente indoor sano.
Cosa significa la classe nelle pitture (A, A+)?
La classe A nell’ambito delle pitture ha poco a vedere con il consumo di energia elettrica e con le prestazioni del risparmio energetico, ma molto con la qualità dell’aria interna.
Le certificazioni in classe A, A+, A++, nell’ambito delle pitture, vengono utilizzate per indicare la quantità di sostanze volatili emesse nell’aria, che possono avere un impatto negativo sulla salute.
L’UE oggi ha alzato notevolmente l’attenzione su questi temi e sono state introdotte delle norme internazionali per il controllo delle emissioni realizzando anche una regolamentazione dedicata alle emissioni provenienti da mobili, pareti, pitture, pavimenti.
Il “marchio A+” indica, in pratica, la quantità di sostanze volatili emesse nell’aria, su una scala di Classi che vanno da A+ (emissioni molto basse) a C (emissioni elevate). Gli inquinanti devono essere misurati dopo 28 giorni dall’applicazione del prodotto.
Vivere in un ambiente dove l’aria è più pura, vuol dire vivere meglio e di riflesso avere una vita più sana, infatti l’inquinamento indoor è decisamente più nocivo rispetto a quello outdoor.
La scelta di una pittura in classe A+ o A contribuisce a migliorare la qualità dell’aria interna, riducendo l’esposizione a sostanze nocive.


Vernici cattura formaldeide
Quando si deve scegliere un prodotto per tinteggiare le pareti, non basta certo individuare solo il colore giusto. Ci sono altri fattori importanti da valutare, come quelli che riguardano, ad esempio l’inquinamento indoor dato dalla formaldeide. Esistono però prodotti che grazie a specifiche formulazioni riescono a combatterla attivamente, “catturando” la formaldeide e altre sostanze nocive e riducendo il VOC (composti organici volatili) dispersi negli ambienti.
- La formaldeide è un gas incolore e inodore, ma può essere dannoso per la salute se presente in concentrazioni elevate.
- Le vernici cattura formaldeide sono in grado di assorbire la formaldeide presente nell’aria e di rilasciarla molto lentemente, contribuendo a ridurre la concentrazione di questo gas nell’ambiente.
- La scelta di una vernice cattura formaldeide può essere utile per migliorare la qualità dell’aria interna, soprattutto in ambienti come la camera da letto, dove si trascorre molto tempo.
Pitture igienizzanti certificate classe A
Fra le caratteristiche delle pitture igienizzanti vi è la traspirabilità ed anche la capacità di contrastare la formaldeide, un gas incolore, di odore pungente, solubile in acqua. Questo elemento è presente anche in natura ma le principali fonti di esposizione sono legati ai processi di combustione: scarico dei veicoli, centrali elettriche, inceneritori, stufe, fumo di sigaretta, cibi affumicati o fritti, cosmetici, vernici o coloranti. Accusata di essere uno fra gli elementi colpevoli di generare la Sick Building Syndrome e di minare l’igiene in casa, la formaldeide può essere attivamente combattuta anche scegliendo specifiche pitture. Qui sotto potrete trovare tre delle nostre migliori vernici certificate e classificate in classe A per contrastare la formaldeide e per rendere gli ambienti decisamente più sani.

La lavabilità delle pitture ecologiche nelle varie classi
Lavabilità è il termine comune utilizzato come sinonimo di resistenza all’abrasione a umido. Tutti i prodotti per interno sono lavabili e suddivisi in 5 classi a seconda della resistenza allo strofinamento a umido. Nella norma di riferimento ISO 11998 è specificato che per determinare il grado di resistenza di una pittura lavabile bisogna usare un tampone abrasivo capace di misurare la perdita di spessore dopo un preciso numero di cicli spazzola (classe 1-3: 200 cicli, classe 4-5: 40 cicli). La misura della riduzione di spessore del film in micron avviene con uno spessimetro.
Come avviene la prova di lavabilità
Il prodotto viene steso su un supporto apposito nero, chiamato Leneta, dove rimane per un ciclo di condizionamento normalizzato con asciugatura a temperatura ambiente.
Dopo questo lasso di tempo, si procede al test con uno strumento che automatizza il movimento di strofinamento, misurando il numero di cicli. Allo strumento si applica una spugna abrasiva imbevuta di una soluzione schiumogena. Dopo 40 o 200 cicli si misura lo spessore di pittura asportata e si individua la classe di lavabilità come da normativa. La prova della lavabilità viene fatta con il prodotto in Bianco.
La prova di lavabilità è diversa da quella di smacchiabilità, normata dalla UNI 11998: la prova in questo caso avviene applicando un agente sporcante sul campione di pittura e con 200 cicli di pulizia si verifica la rimozione della macchia.
In passato la prova di lavabilità era condotta con cicli Gardner e normata dalla DIN 53778. In base a questo, se si superavano i 5000 cicli prima di asportare completamente il film di prodotto, la resistenza al lavaggio era ottima, buona se i cicli erano meno di 5000, mentre quando erano meno di 1000 il prodotto non era resistente al lavaggio.

Un altro modo in cui le pitture in classe A possono collaborare alla creazione di microclimi salubri riguarda la loro capacità di essere deterse facilmente. Questo accade per esempio quando la formulazione è realizzata con specifici polimeri che rendono le superfici super-lavabili e resistenti, igienizzabili in pochi tocchi, senza che si rovinino anche ripetendo le operazioni.



